08 Novembre 2020

La 2 cilindri, ciacci e ricotta dolce

Ciacci in Versilia e in Garfagnana, necci in altri lembi di Toscana e di Emilia a cavallo della cresta appenninica; cambia il nome non la sostanza: una sorta di piadine preparate con farina di castagne e acqua, per poi essere cotte sul testo ovvero una padella piatta in pietra arenaria, resa rovente al fuoco di un camino. Il ciaccio – un tempo assimilato al pane e servito in accompagnamento a vivande salate – è oggi tipicamente guarnito con crema di ricotta (con aggiunta di zucchero), attorno alla quale si arrotola come un rudimentale cannolo, e viene consumato caldo. Ecco, è appunto in questa veste che lo proponiamo: un boccone (tanto frugale quanto prelibato) dalle caratteristiche ben delineate: ovviamente dolce; dotato di una componente grassa e di una carboidratica entrambe soffici e vellutate; contrassegnato da un aroma in cui s’intrecciano le costituenti varietali dei due ingredienti-base, cioè il latteo fresco della farcitura e la tostatura di vago sentore affumicato propria dell’involucro. Proprio quest’ultima connotazione offre l’aggancio che consente di proporre un abbinamento con la 2 Cilindri, la nostra Porter da 5 gradi, scura e profumata di caffè in tazza: le cui torrefazioni andranno a braccetto con le tostature di cui si è appena fatto cenno; e le cui morbidezze bruciate ne riprenderanno la bordatura smoked; in questo modo, lasciare sciogliere in bocca il ciaccio e subito dopo farvi scorrere un sorso di birra darà luogo a un’esperienza in cui si avrà a che fare con le medesima materia sensoriale, fruita in forma prima solida e poi liquida, senza soluzione di continuità. Al contempo, la dosata acidità della 2 Cilindri e la sua sottile bollicina lavoreranno ai fianchi il contenuto lipidico della ricotta; mentre quest’ultima, unita alla dolcezza fisiologica della castagna, s’intrecceranno all’amaricatura della Porter in una spirale dolceamara tanto bilanciata quanto di estesa persistenza. Il prolungamento del piacere è… piacere al quadrato.