11 Dicembre 2023

La strenna di Natale? Quest’anno è alimentare!

I nostri “birra & salumi della Versilia”
Strenna, un termine non desueto, magari, però senza dubbio un po’ uscito dai “radar” corrispondenti all’uso comune. Porta il pensiero ai ricordi di certe pubblicità di qualche anno addietro, quando invece quella parola sguazzava, specialmente, nel frasario delle promozioni pubblicitarie lanciate nei periodi festivi. Eh certo, perché la strenna (vocabolario alla mano) è esattamente questo: un regalo consegnato in occasione di particolari ricorrenze, non di rado infiocchettato in una confezione piuttosto elegante. E dunque, passato di moda o meno il modo specifico in cui lo si voglia chiamare, il senso concreto di quel gesto rimane eccome. Per di più, quel suono, strenna, proprio per la sua parabola anagrafica che lo fa percepire, oggi, come musica d’altri tempi, aggiunge – a veder bene – un tocco peculiare: quello delle tradizioni, delle consuetudini familiari in parte dimenticate, ma sempre buone da scartare e riscoprire, quando si tratti di arricchire le proprie azioni di un valore umano, di un calore, che solo i riti della memoria sanno custodire e trasmettere. E dunque, perché non abbracciare quei riti, pensando, per le festività imminenti, a un dono che porti in sé appunto tutto il sapore della tradizione? E magari un sapore da immaginare non solo in chiave metaforica, ma da intendere anche in senso letterale, come gioia del palato?
Ecco, se siete convinti della scelta, Il Forte ha pronto un suggerimento preciso per passare subito dalla teoria alla pratica, dal principio generale alle cose concrete: quest’anno, agli amici, far avere un bel cesto di birra e salumi tipici versiliesi. Un connubio, quello tra i prodotti della norcineria e la figlia dei cereali, che sembra davvero scritto da un reciproco destino di affinità elettiva. Perché laddove il salume fa sciogliere in bocca quelle sue genuine componenti grasse, la birra (con la propria bollicina) le diluisce e le rende più facilmente assimilabili; laddove il boccone di un insaccato faccia spiccare una spinta sapida e piccante, la pinta può rispondere con un sorso abboccato e conciliante, creando golose armonie in tavola. E così, per la composizione degli abbinamenti, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Piace il sanguigno e zuccherino biroldo? Si va verso un bicchiere di timbro torrefatto e speziato, come quello di una Due Cilindri.
Piace un vigoroso e pepato salame? Entra in campo il binomio alcolicità e dolcezza, quello che è garantito da una Birra Santa.
Piace l’affumicato di uno speck? Si risponde a sua volta con una bevuta provvista di tostature da camino e di profumazioni resinose, come quelle in dote alla Cintura d’Orione.
Poi, se si vuole evitare la “fatica” di cercarsele, le combinazioni giuste, anche in questo caso… ci pensa Il Forte; con una serie di cofanetti ad hoc: La Mancina e la pancetta; la Regina del Mare e la mortadella di Camaiore; la Cento Volte Forte e la finocchiona; Il Tralcio e il lardo; oppure un assortimento personalizzato con due tra i quattro accoppiamenti appena proposti. Birre del Forte e salumi versiliesi: strenna da urlo…