01 Aprile 2022

Colle Sud e involtini di pesce, peperoni e spezi

La primavera, quando si avvicina, la si sente dalla finestra.
Si annuncia con un vento lieve e, come, dire, leggermente assolato; con un ammiccamento fugace al tepore che porterà, del tutto, solo più avanti: ma già basta a dare conforto, a far capire che, dai rigori più puntuti dell’inverno, si comincia ormai a essere fuori.
E allora, subito, il palato e il pensiero corrono al desiderio di pasti più leggeri: anticipo delle insalate e della frutta che impazzeranno d’estate.

Ma andiamo per gradi: prendiamola larga, la svolta “stagionale” in cucina. Per esempio, unendo le virtù del pesce e dell’orto; il senso dell’estetica gastronomica proprio della nostra tradizione e altre consuetudini, invece, provenienti da lontano.
Un’idea? Personalizzare lo “schema di base” degli involtini asiatici.

Andiamo al concreto. Come farcitura per il nostro cannolo in carta di riso, puntiamo su un ripieno di questo tipo: polpe di merluzzo bollito, germogli di soia, straccetti di peperone rosso (il più dolce), una spruzzata di spezie (maggiorana, santoreggia, pepe bianco) e giusto un tocco di sale; mentre, come condimento, optiamo per un vasetto di buona maionese.

Un boccone, insomma, dotato di moderati contenuti grassi, in equilibrio con quelli amidacei (riso, soia) e proteici (la stessa soia e il pesce).
Un boccone, soprattutto, delicato: nel quale la nota ittica è garbata e quella sapida pure, figurarsi la piccantezza; il ruolo di primo attore spetta piuttosto al ventaglio olfattivo, nel quale la tipicità del peperone (col suo timbro da fiore di sambuco) incontra quello del trito di aromi: la pungenza carezzevole del pepe bianco, il fogliaceo “tra cipollino e tabacco” della maggiorana, il solletico agrumato della santoreggia.

Ecco: un profilo odoroso che sembra fatto su misura per richiamare (e assecondare, in lineare continuità) quello di una birra come la Colle Sud. Sì, la Session IPA, essa stessa decisamente personalizzata, che il Forte elabora con gettate di luppolo Pacific Jade (floreale e, a sua volta, agrumato) più pepe di Timut (la cui fragranza ricorda anche il ginepro). Una sorsata fluida (5 i gradi alcolici) e ficcante (arzilla la bollicina): incisiva al punto giusto per gestire con facilità grassi e carboidrati del piatto; una sorsata atta ad accompagnare, con le sue affilatezze, la tendenza nasale “marittima” del merluzzo.

Involtino “primaverile” e Colle Sud: una danza di primavera in tavola!