10 Aprile 2021

La Mancina? Con le polpette di pollo ai peperoni!

Che invenzione, la polpetta! Un colpo di genio della cucina povera: l’arte di recuperare gli avanzi e farli assurgere al ruolo di “materia prima” per bocconi che, sapendoci fare, diventano capolavori. Dalla sera prima è rimasta in frigo qualche polpa di pollo e qualche cucchiaiata di peperoni? Tanto meglio: li si frulla, li si depone in una ciotola con sale e pepe, li si lavora facendone piccole palle e poi le si sistema in una padella con olio (più, volendo, salsa di pomodoro), per una cottura al forno che sarà ultimata nel giro di 20 minuti. Ed ecco che, dal cilindro della massaia (o del “massaio”), salta fuori un piatto unico tanto edificante (nel riciclare gli alimenti non consumati) quanto ricco di sapore. Un piatto, peraltro, la cui profilatura sensoriale presenta un piglio da non sottovalutare: intensità e persistenza gustative di rilievo (il che pretende la stessa “stoffa” in un bicchiere d’accompagnamento); e un’inclinazione palatale ficcante, dovuta alle prerogative di acidulità (il sugo rosso) da un lato e, dall’altro, di sapidità e piccantezza (in virtù delle “spolverate” con cui si è condito il composto di carne e di ortaggi): caratteristiche, queste, che pretendono, dalla sorsata in abbinamento, una risposta tutta concentrata sulle morbidezze (alcol, qualche zucchero residuo) e tale da evitare argomenti in cui le amaricature trovino spazio significativo.

E allora, andare a scegliere, dal frigo, la birra adatta per un abbinamento divertente è facile, fin troppo: La Mancina non aspetta se non di essere “spedita in campo”, con i suoi 7 gradi e mezzo e con la sua architettura organolettica imperniata sui fondamentali di una morbidezza mielata nonché elegantemente caramellata.

E poi, la ciliegina sulla torta: i peperoni, con le loro profumazioni riprendono quelle floreali (da sambuco) generate dai lieviti con cui si produce la birra; lieviti che, d’altra parte, apportano un tocco di pepe il quale, a sua volta, può essere ripreso dal boccone, aggiungendone una “nuvoletta di granelli” al momento della messa in tavola.

La Mancina con le polpette di pollo e peperoni: l’unico rischio è… di volere il “bis”.